Il 24 Aprile parte in tutta Italia la raccolta firme Il Governo Italiano procede imperterrito verso la privatizzazione dei servizi pubblici locali, compresi servizi vitali come quello idrico. Il proposito è chiaro: consegnare l’acqua al mercato, regalandola agli interessi delle grandi multinazionali e dei capitali finanziari che vedono nell’oro blu una fonte inesauribile e garantita di liquidità.
La privatizzazione dell’acqua non è un fenomeno nuovo: è da oltre dieci anni che i privati sono entrati nelle gestioni dei servizi idrici. E le conseguenze sono evidenti: aumento delle tariffe (+62% nell'ultimo decennio); riduzione dell'occupazione (-30%); drastica caduta degli investimenti (2 mld di euro/anno nel decennio 1986-1995, quando l'acqua era gestita dalle municipalizzate; 700 ml di euro/anno nel decennio 1996-2005 quando sono arrivate le SpA e con loro i privati); aumento dei consumi e degli sprechi di acqua (+20%).
Oltre ad un aggiramento delle regole democratiche e di partecipazione: con le SpA, anche a totale capitale pubblico, tutte le decisioni vengono prese al chiuso dei Consigli di Amministrazione, mentre non solo i cittadini ma anche le stesse assemblee elettive ne restano fuori.
A fronte di questa cultura privatizzatrice dominante, negli ultimi anni è cresciuto un movimento composito fatto da centinaia di resistenze territoriali contro la privatizzazione dell’acqua, esperienze che si sono incontrate e hanno dato vita nel 2006 al Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, cui fa parte anche il Coordinamento calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”. Dalla sua nascita il Forum Italiano è riuscito a mettere in crisi la cultura liberista e privatizzatrice, grazie all’enorme lavoro prodotto: la legge d'iniziativa popolare presentata nel 2007 con oltre 400.000 firme, le ribellioni degli enti locali - ad oggi oltre 200 fra piccoli comuni e grandi città - che hanno modificato gli Statuti comunali dichiarando l'acqua bene comune e il servizio idrico "privo di rilevanza economica", la Giunta Regionale della Puglia che ha approvato una legge per la ripubblicizzazione dell'acquedotto pugliese, la grandissima manifestazione del 20 marzo a Roma con oltre 150mila persone scese piazza per dire “Adesso basta. Sull’acqua decidiamo noi!”
A partire dal prossimo mese di aprile, il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua lancia una nuova sfida ai padroni dell’acqua: una grande campagna di raccolta firme per la promozione di tre referendum abrogativi delle norme che hanno privatizzato l’acqua.
È necessario che anche in Calabria e a Lamezia Terme, come nel resto d’Italia, si crei un fronte ampio per contrastare le politiche di privatizzazione e per costruire una radicata e diffusa campagna referendaria: per questo invitiamo tutto il popolo dell’acqua, dalle associazioni dei consumatori alle associazioni ambientaliste, dal mondo cattolico e religioso ai movimenti sociali, dal mondo sindacale alle forze politiche, tutte e tutti a sostenere questa nuova battaglia.
PER IL COSTITUENDO COMITATO CITTADINO
Cecè Piacente; Gennaro Montuoro; Giovanni Di Leo; Santino Piccoli
La privatizzazione dell’acqua non è un fenomeno nuovo: è da oltre dieci anni che i privati sono entrati nelle gestioni dei servizi idrici. E le conseguenze sono evidenti: aumento delle tariffe (+62% nell'ultimo decennio); riduzione dell'occupazione (-30%); drastica caduta degli investimenti (2 mld di euro/anno nel decennio 1986-1995, quando l'acqua era gestita dalle municipalizzate; 700 ml di euro/anno nel decennio 1996-2005 quando sono arrivate le SpA e con loro i privati); aumento dei consumi e degli sprechi di acqua (+20%).
Oltre ad un aggiramento delle regole democratiche e di partecipazione: con le SpA, anche a totale capitale pubblico, tutte le decisioni vengono prese al chiuso dei Consigli di Amministrazione, mentre non solo i cittadini ma anche le stesse assemblee elettive ne restano fuori.
A fronte di questa cultura privatizzatrice dominante, negli ultimi anni è cresciuto un movimento composito fatto da centinaia di resistenze territoriali contro la privatizzazione dell’acqua, esperienze che si sono incontrate e hanno dato vita nel 2006 al Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, cui fa parte anche il Coordinamento calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”. Dalla sua nascita il Forum Italiano è riuscito a mettere in crisi la cultura liberista e privatizzatrice, grazie all’enorme lavoro prodotto: la legge d'iniziativa popolare presentata nel 2007 con oltre 400.000 firme, le ribellioni degli enti locali - ad oggi oltre 200 fra piccoli comuni e grandi città - che hanno modificato gli Statuti comunali dichiarando l'acqua bene comune e il servizio idrico "privo di rilevanza economica", la Giunta Regionale della Puglia che ha approvato una legge per la ripubblicizzazione dell'acquedotto pugliese, la grandissima manifestazione del 20 marzo a Roma con oltre 150mila persone scese piazza per dire “Adesso basta. Sull’acqua decidiamo noi!”
A partire dal prossimo mese di aprile, il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua lancia una nuova sfida ai padroni dell’acqua: una grande campagna di raccolta firme per la promozione di tre referendum abrogativi delle norme che hanno privatizzato l’acqua.
È necessario che anche in Calabria e a Lamezia Terme, come nel resto d’Italia, si crei un fronte ampio per contrastare le politiche di privatizzazione e per costruire una radicata e diffusa campagna referendaria: per questo invitiamo tutto il popolo dell’acqua, dalle associazioni dei consumatori alle associazioni ambientaliste, dal mondo cattolico e religioso ai movimenti sociali, dal mondo sindacale alle forze politiche, tutte e tutti a sostenere questa nuova battaglia.
CI INCONTRIAMO PER ORGANIZZARE IL COMITATO CITTADINO
E LE INIZIATIVE PER LA RACCOLTA DELLE FIRME
MARTEDI' 13 APRILE 2010 ALLE ORE 19.30
C/O CIRCOLO RUA SAO JOAO - Lamezia Terme (CZ)
E LE INIZIATIVE PER LA RACCOLTA DELLE FIRME
MARTEDI' 13 APRILE 2010 ALLE ORE 19.30
C/O CIRCOLO RUA SAO JOAO - Lamezia Terme (CZ)
INFO: 338 5037210 (GENNARO)
PER IL COSTITUENDO COMITATO CITTADINO
Cecè Piacente; Gennaro Montuoro; Giovanni Di Leo; Santino Piccoli
Nessun commento:
Posta un commento