giovedì 12 luglio 2007

TANTE FIRME PER L'ACQUA PUBBLICA

il Domani - 12 luglio 2007

In tanti a Lamezia hanno aderito alla campagna per la ripubblicizzazione della gestione idrica
Mille firme per l’acqua pubblica

LAMEZIA TERME – Più di mille lametini hanno firmato per chiedere che la gestione dell’acqua torni in mano pubblica. A darne notizia, il “Comitato Territoriale Acqua Bene Comune” di Lamezia Terme, una realtà associativa a cui aderiscono Comunità Progetto Sud, Partito della Rifondazione Comunista, Libera, Rosa nel Pugno, Circolo Arci Rua Sao Joao, Rdb/CUB, Pax Christi, Giovani Comunisti/e, Arci Territoriale, Legambiente, Cittadinanzattiva, Acli, Acu (Associazione Consumatori Utenti), Amici della Terra. “Sono 406.626 le cittadine e cittadini che hanno sottoscritto la proposta di legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua. Un risultato straordinario a cui hanno contribuito 80 reti nazionali, più di 1000 realtà territoriali e centinaia di enti locali che hanno aderito alla campagna per la raccolta delle firme. Nel consegnare le firme al Presidente della Camera il Forum dei Movimenti per l'Acqua ha chiesto che inizi al più presto nella Commissione Ambiente della Camera l’iter legislativo. E’ stata inoltre ribadita la richiesta che, come già fatto alla Camera dei Deputati, anche il senato approvi il provvedimento di moratoria su tutte le privatizzazioni in atto e future. Il “Comitato Territoriale Acqua Bene Comune” che nella nostra città ha contribuito alla campagna nazionale per la raccolta delle firme esprime la sua soddisfazione per questo straordinario risultato e ringrazia gli oltre 1000 cittadini lametini e i 15.000 calabresi che hanno contribuito con la loro firma al raggiungimento dell’obiettivo. Un risultato quello di Lamezia che, nonostante le difficoltà avute dal Comitato nel reperire soggetti per l’autenticazione delle firme e la mancata adesione del nostro comune all’iniziativa, dimostra come anche a Lamezia i cittadini hanno sentito fortemente la consapevolezza di contribuire ad una battaglia di civiltà. Il tratto unificante della campagna è stato la capacità di accostare le vertenze territoriali, come quella contro la privatizzazione del Servizio Idrico Integrato nella nostra provincia, in un unico impegno comune: difendere l’acqua come un diritto inalienabile. Il “Comitato Territoriale Acqua Bene Comune” proseguirà la sua battaglia affinché vengano recepiti i principi contenuti nella proposta di legge che ai primi suoi due articoli recita:

1.L’acqua è un bene naturale e un diritto umano universale. La disponibilità e l’accesso individuale e collettivo all’acqua potabile sono garantiti in quanto diritti inalienabili ed inviolabili della persona.

2. L’acqua è un bene finito, indispensabile all’esistenza di tutti gli esseri viventi. Tutte le acque superficiali e sotterranee sono pubbliche e non mercificabili e costituiscono una risorsa che è salvaguardata e utilizzata secondo criteri di solidarietà…

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