ADOZIONE DI UN PIANO “RIFIUTI ZERO”
Apprendiamo che la Giunta Comunale ha approvato con delibera del 18/03/11 e resa pubblica solo il 17/05/11, l’ampliamento della discarica di località Stretto con un progetto di € 3.750.000.
Ancora una volta si preferisce la scelta più facile, ovvero l’interramento dei rifiuti, mentre poco si fa per ridurli.
Avremmo gradito che le richieste avanzate del Sindaco Speranza al Commissario Melandri fossero di diversa natura e che superassero la logica emergenziale. Non si può dialogare con una istituzione che dal 1997 opera in maniera incontrollata ed antidemocratica sull’intero ciclo dei rifiuti con risultati catastrofici: 14 anni di emergenza ambientale con sperpero di ingenti quantità di denaro pubblico (oltre un miliardo di euro!) e con l’unico risultato di aver disseminato sul nostro territorio discariche e inceneritori.
Chiedere la fine del Commissariamento diventa un passaggio obbligatorio se si intende superare definitivamente l’eterna emergenza e ripensare in maniera collettiva e partecipata una nuova politica regionale dei rifiuti che metta fine allo sperpero delle risorse pubbliche - e a chi con esse si arricchisce – ed avvii un piano regionale dei rifiuti indirizzato alla politica dei “rifiuti zero”.
Chiediamo che il nostro Sindaco si faccio portavoce del comprensorio lametino (coinvolgendo gli altri sindaci) ed avanzi con forza la proposta di chiusura della stagione emergenziale e la, conseguente, fine del commissariamento.
Noi non vogliamo nessuna nuova discarica nel lametino e chiediamo, pertanto, al Sindaco Speranza di sfruttare i 2 anni occorrenti per realizzarla e i quasi 4 milioni di euro per costruirla, per potenziare la raccolta differenziata ed avviare da subito un serio Piano Comunale dei Rifiuti che, se pur non obbligatorio in termini di legge, può divenire uno strumento indispensabile per una città come Lamezia Terme dove, dietro la lucrosa gestione dei rifiuti, ha visto cadere due operai, vittime innocenti delle faide di ‘ndrangheta.
Alcune precisazioni, inoltre, circa gli impegni presa dal Sindaco.
A Gennaio, durante un partecipatissimo incontro con il Prof. Paul Connett, il Sindaco Speranza aveva manifestato pubblicamente un certo interesse nei confronti della strategia “Rifiuti Zero”, tanto che aveva affermato che entro il successivo tour di Connett in Italia - nel mese di maggio - avrebbe organizzato un tavolo tecnico con lo stesso Professore - ben lieto di ritornare anche a Lamezia – insieme ai rappresentanti della Rete Zero Waste Italia ed al comune di Capannori, primo comune ad adottare e perseguire appunto l’ormai nota strategia.
Inoltre, a distanza di qualche giorno dall’evento con Connett, alcune associazioni lametine avevano presentato in Comune un documento che, oltre ad indicare i contatti di tali esperti, dava anche alcune indicazioni e soluzioni di facile e rapida attuazione orientate proprio ad una riduzione dei rifiuti e ad un incentivo ad una raccolta differenziata di qualità: insomma una certa valorizzazione di ciò che ci ostiniamo a chiamare rifiuto.
Ebbene il tour si è concluso il 7 maggio, che novità ci sono in questa direzione? Che fine ha fatto tutta la documentazione ed il dettagliato studio analitico e propositivo, a carattere addirittura regionale, consegnato a sindaco ed assessore all’ambiente da parte di alcuni membri della Rete Rifiuti Zero?
Eppure le soluzioni rapide ed alternative (a costi contenuti) esistono, essendo già state sperimentate già da anni in altri comuni più grandi di Lamezia.
Pur apprezzando gli sforzi per l’avvio della raccolta differenziata porta a porta, resta scoraggiante le percentuali raggiunte. Inoltre ad oggi ci sembra non molto chiara la destinazione finale di quanto differenziato.
L’umido organico diventa compost di qualità? Qual è l’utilizzo che ne viene fatto? E’ stata verificata e quantificata la richiesta, ad esempio, da parte delle aziende agricole circa l’utilizzo del compost? Perché una parte di questo compost non viene utilizzato per gli spazi verdi comunali? Chiediamo, in sostanza, una maggiore trasparenza nella filiera della raccolta differenziata: dietro i rifiuti gli interessi e le pressioni economiche sono enormi! Noi non potremo che continuare ad opporci a scelte scellerate ed antieconomiche come discariche e impianti di incenerimento, consapevoli che la soluzione definitiva all’emergenza rifiuti esiste: fine del Commissariamento e Zero Waste.
Comitato Lametino ACQUA PUBBLICA
Comitato Lamezia Rifiuti Zero
Apprendiamo che la Giunta Comunale ha approvato con delibera del 18/03/11 e resa pubblica solo il 17/05/11, l’ampliamento della discarica di località Stretto con un progetto di € 3.750.000.
Ancora una volta si preferisce la scelta più facile, ovvero l’interramento dei rifiuti, mentre poco si fa per ridurli.
Avremmo gradito che le richieste avanzate del Sindaco Speranza al Commissario Melandri fossero di diversa natura e che superassero la logica emergenziale. Non si può dialogare con una istituzione che dal 1997 opera in maniera incontrollata ed antidemocratica sull’intero ciclo dei rifiuti con risultati catastrofici: 14 anni di emergenza ambientale con sperpero di ingenti quantità di denaro pubblico (oltre un miliardo di euro!) e con l’unico risultato di aver disseminato sul nostro territorio discariche e inceneritori.
Chiedere la fine del Commissariamento diventa un passaggio obbligatorio se si intende superare definitivamente l’eterna emergenza e ripensare in maniera collettiva e partecipata una nuova politica regionale dei rifiuti che metta fine allo sperpero delle risorse pubbliche - e a chi con esse si arricchisce – ed avvii un piano regionale dei rifiuti indirizzato alla politica dei “rifiuti zero”.
Chiediamo che il nostro Sindaco si faccio portavoce del comprensorio lametino (coinvolgendo gli altri sindaci) ed avanzi con forza la proposta di chiusura della stagione emergenziale e la, conseguente, fine del commissariamento.
Noi non vogliamo nessuna nuova discarica nel lametino e chiediamo, pertanto, al Sindaco Speranza di sfruttare i 2 anni occorrenti per realizzarla e i quasi 4 milioni di euro per costruirla, per potenziare la raccolta differenziata ed avviare da subito un serio Piano Comunale dei Rifiuti che, se pur non obbligatorio in termini di legge, può divenire uno strumento indispensabile per una città come Lamezia Terme dove, dietro la lucrosa gestione dei rifiuti, ha visto cadere due operai, vittime innocenti delle faide di ‘ndrangheta.
Alcune precisazioni, inoltre, circa gli impegni presa dal Sindaco.
A Gennaio, durante un partecipatissimo incontro con il Prof. Paul Connett, il Sindaco Speranza aveva manifestato pubblicamente un certo interesse nei confronti della strategia “Rifiuti Zero”, tanto che aveva affermato che entro il successivo tour di Connett in Italia - nel mese di maggio - avrebbe organizzato un tavolo tecnico con lo stesso Professore - ben lieto di ritornare anche a Lamezia – insieme ai rappresentanti della Rete Zero Waste Italia ed al comune di Capannori, primo comune ad adottare e perseguire appunto l’ormai nota strategia.
Inoltre, a distanza di qualche giorno dall’evento con Connett, alcune associazioni lametine avevano presentato in Comune un documento che, oltre ad indicare i contatti di tali esperti, dava anche alcune indicazioni e soluzioni di facile e rapida attuazione orientate proprio ad una riduzione dei rifiuti e ad un incentivo ad una raccolta differenziata di qualità: insomma una certa valorizzazione di ciò che ci ostiniamo a chiamare rifiuto.
Ebbene il tour si è concluso il 7 maggio, che novità ci sono in questa direzione? Che fine ha fatto tutta la documentazione ed il dettagliato studio analitico e propositivo, a carattere addirittura regionale, consegnato a sindaco ed assessore all’ambiente da parte di alcuni membri della Rete Rifiuti Zero?
Eppure le soluzioni rapide ed alternative (a costi contenuti) esistono, essendo già state sperimentate già da anni in altri comuni più grandi di Lamezia.
Pur apprezzando gli sforzi per l’avvio della raccolta differenziata porta a porta, resta scoraggiante le percentuali raggiunte. Inoltre ad oggi ci sembra non molto chiara la destinazione finale di quanto differenziato.
L’umido organico diventa compost di qualità? Qual è l’utilizzo che ne viene fatto? E’ stata verificata e quantificata la richiesta, ad esempio, da parte delle aziende agricole circa l’utilizzo del compost? Perché una parte di questo compost non viene utilizzato per gli spazi verdi comunali? Chiediamo, in sostanza, una maggiore trasparenza nella filiera della raccolta differenziata: dietro i rifiuti gli interessi e le pressioni economiche sono enormi! Noi non potremo che continuare ad opporci a scelte scellerate ed antieconomiche come discariche e impianti di incenerimento, consapevoli che la soluzione definitiva all’emergenza rifiuti esiste: fine del Commissariamento e Zero Waste.
Comitato Lametino ACQUA PUBBLICA
Comitato Lamezia Rifiuti Zero
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