Lunedì 7 novembre in Consiglio regionale si tornerà a parlare di Sorical e di gestione del Servizio Idrico nella nostra regione.
Dopo la risposta a un’interrogazione sulle forti criticità rilevate dalla Corte dei Conti nella gestione delle acqua in Calabria, e in particolare sulla volontà di affidare l’intero Servizio Idrico Integrato alla Sorical, si dovrebbe discutere LA MOZIONE da noi proposta dove si chiede, sull’onda del risultato referendario di giugno, la rescissione in danno del contratto con la stessa Sorical.
In un periodo di crisi in cui si vuole tagliare tutto e tutti, in cui si vorrebbe far ricadere tutto il peso del “debito” sulle spalle e sulle tasche dei cittadini, è intollerabile continuare a dover sopportare rapporti “strani” come quelli tra la regione Calabria e la multinazionale francese Veolia, partner privato della Sorical e ormai una presenza ingombrante in tante gestioni di servizi nella nostra regione.
Come è possibile permettere a una società comunque privata (perché questo è la Sorical) poter pretendere tariffe palesemente illegittime ai nostri comuni?
Non siamo solo noi a dirlo ma ben tre sentenze della Corte Costituzionale, e tutti i Sindaci calabresi che continuano a pagare in silenzio queste tariffe alla Sorical ormai non possono che essere considerati complici di questo furto ai nostri danni.
Come è possibile chiudere un occhio, o meglio tutti e due, davanti alle gravi inadempienze rispetto gli obblighi contrattuali? Dove sono gli investimenti che si dovevano fare? E tutti i disservizi? E i gravi casi di non potabilità dell’acqua, con quello assolutamente scandaloso del vibonese?
In una periodo storico così difficile come quello che stiamo attraversando, avremmo preferito veder tagliare manager strapagati preoccupati solo di realizzare più profitti possibile, invece si tagliano posti di lavoro e servizi importanti.
La vittoria referendaria di giugno, il pronunciamento della maggioranza assoluta dei cittadini italiani e calabresi, invece ha palesato una volontà popolare nettamente contraria. Ma alla casta politica tutto questo non interessa: i loro interessi non sono i nostri interessi!
Lunedì 7 novembre, dalle ore 16.00, presidiamo il Consiglio Regionale!
Per fare in Calabria quello che grandi metropoli come Parigi e Napoli hanno già fatto!
Fuori i privati e riprendiamoci l’acqua!
Coord. Calabrese Acqua Pubblica "Bruno Arcuri"
Dopo la risposta a un’interrogazione sulle forti criticità rilevate dalla Corte dei Conti nella gestione delle acqua in Calabria, e in particolare sulla volontà di affidare l’intero Servizio Idrico Integrato alla Sorical, si dovrebbe discutere LA MOZIONE da noi proposta dove si chiede, sull’onda del risultato referendario di giugno, la rescissione in danno del contratto con la stessa Sorical.
In un periodo di crisi in cui si vuole tagliare tutto e tutti, in cui si vorrebbe far ricadere tutto il peso del “debito” sulle spalle e sulle tasche dei cittadini, è intollerabile continuare a dover sopportare rapporti “strani” come quelli tra la regione Calabria e la multinazionale francese Veolia, partner privato della Sorical e ormai una presenza ingombrante in tante gestioni di servizi nella nostra regione.
Come è possibile permettere a una società comunque privata (perché questo è la Sorical) poter pretendere tariffe palesemente illegittime ai nostri comuni?
Non siamo solo noi a dirlo ma ben tre sentenze della Corte Costituzionale, e tutti i Sindaci calabresi che continuano a pagare in silenzio queste tariffe alla Sorical ormai non possono che essere considerati complici di questo furto ai nostri danni.
Come è possibile chiudere un occhio, o meglio tutti e due, davanti alle gravi inadempienze rispetto gli obblighi contrattuali? Dove sono gli investimenti che si dovevano fare? E tutti i disservizi? E i gravi casi di non potabilità dell’acqua, con quello assolutamente scandaloso del vibonese?
In una periodo storico così difficile come quello che stiamo attraversando, avremmo preferito veder tagliare manager strapagati preoccupati solo di realizzare più profitti possibile, invece si tagliano posti di lavoro e servizi importanti.
La vittoria referendaria di giugno, il pronunciamento della maggioranza assoluta dei cittadini italiani e calabresi, invece ha palesato una volontà popolare nettamente contraria. Ma alla casta politica tutto questo non interessa: i loro interessi non sono i nostri interessi!
Lunedì 7 novembre, dalle ore 16.00, presidiamo il Consiglio Regionale!
Per fare in Calabria quello che grandi metropoli come Parigi e Napoli hanno già fatto!
Fuori i privati e riprendiamoci l’acqua!
Coord. Calabrese Acqua Pubblica "Bruno Arcuri"
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