MERCATO
vs DIRITTI
MERCI
vs BENI COMUNI
Alla Abbazia di Corazzo per la difesa del territorio e la riappropriazione
dei beni comuni
Il 28 LUGLIO 2013 promuoviamo un appuntamento regionale presso l’Abbazia di Corazzo, tradizionale luogo di incontro annuale del Coord. Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”.
Questo appuntamento vuole essere un momento di confronto tra le differenti battaglie per la difesa del territorio e la riappropriazione dei beni comuni ed un’occasione per costruire un processo collettivo e dal basso di confronto in Calabria.
Alla Abbazia di Corazzo per la difesa del territorio e la riappropriazione
dei beni comuni
Il 28 LUGLIO 2013 promuoviamo un appuntamento regionale presso l’Abbazia di Corazzo, tradizionale luogo di incontro annuale del Coord. Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”.
Questo appuntamento vuole essere un momento di confronto tra le differenti battaglie per la difesa del territorio e la riappropriazione dei beni comuni ed un’occasione per costruire un processo collettivo e dal basso di confronto in Calabria.
Acqua, rifiuti, biomasse, rigassificatore, carbone, Ponte sullo Stretto, bonifiche,
sono solo alcune delle tante vertenze oggi in atto in Calabria che provano a
contrastare un
saccheggio sistematico dei nostri territori, dei beni e dei servizi pubblici;
un attacco perpetrato con sempre maggior violenza pianificando progressive
privatizzazioni e finanziarizzazione dei beni comuni, privatizzando le
ricchezze nazionali e socializzando un debito che di pubblico ha ben poco.
Su questi temi a livello nazionale si è aperto un importante fronte di resistenza, duraturo, radicato e radicale che, a sua volta, ha consentito di costruire una prospettiva alternativa sulla gestione dei territori, i meccanismi partecipativi e gli strumenti di finanza, accompagnato anche da un ragionamento di indirizzo normativo. Le battaglie a difesa dei territori e dei beni comuni rappresentano uno dei più importanti ostacoli all’aggressione dei processi di privatizzazione e finanziarizzazione.
Ci sembra necessario aprire interlocuzioni orizzontali anche in Calabria provando a tessere relazioni ed alleanze che si pongano su un piano nuovo, più avanzato ed innovativo, passando dalla posizione di trincea ad un vero e proprio rilancio di alternative e di nuovi assetti economici e sociali.
Il referendum sull’acqua è stato vinto nel 2011 grazie soprattutto alla capacità di costruire un’alleanza sociale dal basso che ha dettato una nuova agenda e imposto all’opinione pubblica il tema dei beni comuni, oggi scippato e vituperato dalla politica, ma non per questo svuotato di significato.
Pochi gironi fa, infatti, circa 11 mila firme sono state consegnate al Presidente della Regione Calabria a sostegno di una legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua, mentre è ancora in corso la campagna di raccolta firme per una proposta di legge nazionale di iniziativa popolare su “Rifiuti Zero”.
Questi utili strumenti devono necessariamente essere affiancati ad una efficace mobilitazione sociale dal basso che produca consapevolezza e coscienza sociale tra i cittadini calabresi.
Al centro di questo incontro vorremmo porre la questione della democrazia. Ovvero chi decide sul futuro dei nostri territori e delle nostre vite e come costruire nuovo modelli di organizzazione sociale ed economica che pongano al centro le comunità e la loro partecipazione diretta alle decisioni.
Ma per aprire questo spazio politico è necessario trovare strategie comuni per contrastare la finanziarizzazione dei beni comuni, delle risorse naturali e dei territori e la rottura democratica che questo comporta, dettata dalle dinamiche di un nuovo e più aggressivo capitalismo improntato sulla speculazione sui beni collettivi necessari alla vita.
La proposta di quest’incontro nasce dalla necessità di condividere riflessioni, esperienze, prospettive e strategie con movimenti e comitati che oggi, in Calabria, stanno lottando in questa prospettiva.
Non intendiamo creare nessun nuovo contenitore, rete o movimento dei movimenti, né tanto meno offrire un’occasione elettorale a nessuno. Quello che proponiamo è costruire un’opportunità per delineare nessi e punti in comune in cui riuscire ad individuare alcune azioni coordinate.
Un incontro regionale che possa essere propulsore di un ragionamento, ma anche un sostegno concreto alle tante battaglie diffuse sul nostro territorio per fare un passo in avanti tutti/e insieme.
Su questi temi a livello nazionale si è aperto un importante fronte di resistenza, duraturo, radicato e radicale che, a sua volta, ha consentito di costruire una prospettiva alternativa sulla gestione dei territori, i meccanismi partecipativi e gli strumenti di finanza, accompagnato anche da un ragionamento di indirizzo normativo. Le battaglie a difesa dei territori e dei beni comuni rappresentano uno dei più importanti ostacoli all’aggressione dei processi di privatizzazione e finanziarizzazione.
Ci sembra necessario aprire interlocuzioni orizzontali anche in Calabria provando a tessere relazioni ed alleanze che si pongano su un piano nuovo, più avanzato ed innovativo, passando dalla posizione di trincea ad un vero e proprio rilancio di alternative e di nuovi assetti economici e sociali.
Il referendum sull’acqua è stato vinto nel 2011 grazie soprattutto alla capacità di costruire un’alleanza sociale dal basso che ha dettato una nuova agenda e imposto all’opinione pubblica il tema dei beni comuni, oggi scippato e vituperato dalla politica, ma non per questo svuotato di significato.
Pochi gironi fa, infatti, circa 11 mila firme sono state consegnate al Presidente della Regione Calabria a sostegno di una legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua, mentre è ancora in corso la campagna di raccolta firme per una proposta di legge nazionale di iniziativa popolare su “Rifiuti Zero”.
Questi utili strumenti devono necessariamente essere affiancati ad una efficace mobilitazione sociale dal basso che produca consapevolezza e coscienza sociale tra i cittadini calabresi.
Al centro di questo incontro vorremmo porre la questione della democrazia. Ovvero chi decide sul futuro dei nostri territori e delle nostre vite e come costruire nuovo modelli di organizzazione sociale ed economica che pongano al centro le comunità e la loro partecipazione diretta alle decisioni.
Ma per aprire questo spazio politico è necessario trovare strategie comuni per contrastare la finanziarizzazione dei beni comuni, delle risorse naturali e dei territori e la rottura democratica che questo comporta, dettata dalle dinamiche di un nuovo e più aggressivo capitalismo improntato sulla speculazione sui beni collettivi necessari alla vita.
La proposta di quest’incontro nasce dalla necessità di condividere riflessioni, esperienze, prospettive e strategie con movimenti e comitati che oggi, in Calabria, stanno lottando in questa prospettiva.
Non intendiamo creare nessun nuovo contenitore, rete o movimento dei movimenti, né tanto meno offrire un’occasione elettorale a nessuno. Quello che proponiamo è costruire un’opportunità per delineare nessi e punti in comune in cui riuscire ad individuare alcune azioni coordinate.
Un incontro regionale che possa essere propulsore di un ragionamento, ma anche un sostegno concreto alle tante battaglie diffuse sul nostro territorio per fare un passo in avanti tutti/e insieme.
PROMUOVE:
Coord. Calabrese Acqua Pubblica
“Bruno Arcuri”
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
ore 10.00 - arrivo
ore 13.00 - pranzo sociale autogestito (al sacco)
0re 16.00 - assemblea pubblica regionale
ore 10.00 - arrivo
ore 13.00 - pranzo sociale autogestito (al sacco)
0re 16.00 - assemblea pubblica regionale
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