ATTENDIAMO I FATTI!
Accogliamo con piacere le
esternazioni del Presidente della Giunta Regionale, Mario Oliverio circa il suo
impegno per la gestione pubblica dell’acqua. Proprio ieri, infatti,
Oliverio ha affermato con forza che: “Sulla gestione pubblica del servizio
idrico calabrese non ho avuto alcuna esitazione ad essere un promotore e tra i
più attivi sostenitori del referendum contro la privatizzazione” e ancora “L’impegno
per la gestione pubblica ho voluto fosse, inoltre una priorità del programma su
cui alle elezioni ho registrato la fiducia dei calabresi per governare la
Regione”.
In questi anni siamo
stati probabilmente distratti da tante altre importanti questioni, ma non ci
sovviene lo straordinario impegno del nostro Presidente per l’acqua
pubblica!
E, sebbene
Oliverio abbia sottoscritto, nel 2013, la nostra proposta di Legge Regionale di
Iniziativa Popolare, volta a pubblicizzare il servizio idrico in linea con la
vittoria referendaria del 2011, negli ultimi tre anni e mezzo di governo
regionale non si è segnato alcun apprezzabile cambio di passo.
Anzi, quella proposta,
sottoscritta da oltre undicimila calabresi, è stata cassata senza una minima
discussione in Consiglio mentre la legge approvata lo scorso anno non chiude
affatto ad eventuali privatizzazioni.
Il fatto che sia stata
istituita l’assemblea dei 40 sindaci dell’Autorità Idrica Calabrese (AIC) – tra
l’altro giusto in tempo per non essere commissariati dall’ARERA - non garantisce
nulla riguardo ai futuri scenari di gestione pubblica del servizio idrico
integrato regionale. Di questo aspetto si è subito reso conto il
presidente della provincia di Cosenza Franco Iacucci, convinto privatizzatore
fin dagli anni '90 e "collega" di partito del presidente Oliverio.
Oliverio, la sua Giunta ed il Pd dissentono da Iacucci? Lo dimostrino con fatti
ai calabresi!
Ed in ogni caso, in
Calabria il carrozzone Sorical SpA continua a fare il bello ed il cattivo
tempo, nonostante sia in liquidazione dal 2012. La stessa legge regionale che
ha istituito l’AIC prevede ancora un posto d’onore per il “fornitore dell’acqua
all’ingrosso” (art. 7 comma k)! Inoltre, bisognerebbe chiarire le sorti del
socio privato di Sorical, la multinazionale Veolia, che pare voglia abbandonare
il territorio calabrese senza dar conto, soprattutto, degli investimenti non
fatti.
Per questo, la sensazione
percepita è che su Sorical si stia conducendo la stessa operazione che a
livello nazionale è stata condotta su Alitalia: socializzare le perdite e
privatizzare i profitti! Cioè, far pagare ai cittadini i danni di oltre un
decennio di privatizzazioni e di profitti targati Sorical/Veolia!
Infine, avere un soggetto
gestore unico certamente non va nella direzione di far ritornare sui
territori e nei comuni la scelta delle forme di gestione del servizio idrico
integrato.
L’AIC diventerà soltanto
un luogo dove si notificheranno le scelte politiche ed economiche fatte in
altri ambiti privati come, ad esempio, il consiglio d’amministrazione del
soggetto unico gestore! Così è accaduto con Sorical e Veolia, così
probabilmente accadrà in futuro!
Aldilà di queste dovute
osservazioni, auspichiamo comunque che le affermazioni pubbliche del Presidente
Oliverio possano condurci nella reale direzione indicata dalla volontà popolare
con il referendum del 2011. Di certo lo sapremo soltanto quando l’assemblea
dell’AIC deciderà come orientare la scelta gestionale del servizio idrico e
cioè verso una forma pubblica e partecipata o di nuovo un affidamento al
privato!
Dal canto nostro,
continueremo a vigilare attentamente sulle scelte delle istituzioni nel settore
idrico ed a promuovere mobilitazioni diffuse sul territorio, affinché un reale
e concreto processo di ripubblicizzazione partecipata venga attivato!
Si scrive acqua, si legge
democrazia!
Terre di
Calabria, 28.03.2018
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