lunedì 7 giugno 2010


QUELLA CHE SEGUE E' LA DELIBERA DI INIZIATIVA POPOLARE, SUPPORTATA DA OLTRE 700 FIRME, PRESENTATA AL SINDACO SPERANZA E AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MURACA.



Delibera di iniziativa popolare
(Ai sensi dell’art. 11 dello Statuto comunale e dell’art. 29 del Regolamento di funzionamento del consiglio comunale del Comune di Lamezia Terme)

IL COMUNE di Lamezia Terme

PREMESSO CHE

a) L’acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi.
b) L’acqua costituisce, pertanto, un bene comune dell’umanità, il bene comune universale, un bene comune pubblico, quindi indisponibile, che appartiene a tutti.
c) Il diritto all’acqua è un diritto inalienabile: l’acqua non può essere proprietà di nessuno, bensì bene condiviso equamente da tutti, l’accesso all’acqua deve essere garantito a tutti come un servizio pubblico.
d) L’accesso all’acqua, già alla luce dell’attuale nuovo quadro legislativo, e sempre più in prospettiva, se non affrontato democraticamente, secondo principi di equità, giustizia e rispetto per l’ambiente, rappresenta:
• una causa scatenante di tensione e conflitti all’interno della comunità internazionale;
• una vera emergenza democratica e un terreno obbligato per autentici percorsi di pace sia a livello territoriale sia a livello nazionale e internazionale.

SOTTOLINEATO CHE

Su questa base condivide e aderisce alla proposta di legge d’iniziativa popolare “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico”, e quindi ritiene necessario che il Parlamento proceda celermente alla sua discussione e approvazione.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI LAMEZIA TERME SI IMPEGNA A:

1) riconoscere anche nel proprio Statuto Comunale il Diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico;
2) riconoscere anche nel proprio Statuto Comunale che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, e quindi la cui gestione va attuata attraverso gli Artt. 31 e 114 del d. lgs. n. 267/200;
3) nominare seduta stante, la Commissione consiliare con lo specifico compito di integrare/modificare lo Statuto secondo le indicazioni sopra specificate ed assegna alla stessa il termine di gg. 30 per la conclusione dei lavori da sottoporsi all’approvazione del successivo Consiglio Comunale;
4) promuovere nel proprio territorio una cultura di salvaguardia della risorsa idrica e di iniziativa per la ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato attraverso le seguenti azioni:
• informazione della cittadinanza sui vari aspetti che riguardano l’acqua sul nostro territorio, sia ambientali che gestionali;
• contrasto al crescente uso delle acque minerali e promuovere l’uso dell’acqua dell’acquedotto per usi idropotabili, a cominciare dagli uffici, dalle strutture e dalle mense scolastiche;
• promozione di una campagna di informazione/sensibilizzazione sul Risparmio Idrico, con incentivazione dell’uso dei riduttori di flusso, nonché studi per l’introduzione dell’impianto idrico duale;
• promozione, attraverso l’informazione, incentivi e la modulazione delle tariffe, della riduzione dei consumi in eccesso;
• informazione puntuale della cittadinanza sulla qualità dell’acqua con pubblicazione delle analisi chimiche e biologiche in ogni quartiere e contrada;
• promozione di tutte le iniziative finalizzate alla ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato nel territorio di propria pertinenza.

5) aderire e sostenere le iniziative del Coordinamento Nazionale “Enti Locali per l’Acqua Bene Comune e per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato” recentemente costituitosi nell’ambito della Campagna Acqua Bene Comune che il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua sta portando avanti da circa tre anni;
6) sottoporre agli enti preposti (ATO, Provincia, Regione) l’approvazione delle proposte e degli impegni sopra richiamati oltre ai seguenti:
• sensibilizzazione all’importanza della riduzione dei consumi di acqua in eccesso attraverso informazione, incentivi, nonché attraverso una modulazione della tariffa tale da garantire la gratuità di almeno 50 litri per persona al giorno, quantità minima vitale definita dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità);
• propone inoltre di destinare un centesimo al metro cubo di acqua consumata per interventi di costruzione di strutture di captazione e distribuzione di impianti idrici attraverso la cooperazione internazionale.


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