la lettera inviata al Coordinamento, relativa alla questione della privatizzazione dell’acqua, merita diverse precisazioni nei contenuti al fine di ristabilire la verità sull’intera vicenda. Prendiamo atto del suo dispiacere per la polemica sorta con i movimenti dell’acqua, facendole presente, nel contempo, che affermazioni come “sarebbe meglio che si concentrassero di più sulla verità dei fatti e non sui pregiudizi ideologici” non ci sono state rivolte dal ministro Ronchi ma da componenti politiche che reggono la Sua giunta. L’obiettivo del Coordinamento Calabrese che, è bene ricordarlo, è stato tra i promotori del referendum nazionale, è quello di contrastare tutti i processi di privatizzazione dell’acqua e, in tale ottica, di informare i cittadini calabresi, nel caso specifico i lametini, della scelta che la Sua giunta ha inteso effettuare. Notiamo con sorpresa che nella Sua lettera parli ancora di affermazioni non vere; l’affermazione non vera sarebbe forse quella che la Sua giunta ha fatto una scelta nel privatizzare la Multiservizi o quella dell’obbligo previsto dal decreto Ronchi, che il referendum nazionale vuole spazzare via, che prevede la scadenza del 31 dicembre 2011? Ma veniamo ai fatti. Quando il comitato lametino è venuto a sapere, per caso, che il 7 luglio il consiglio comunale avrebbe discusso e, di fatto, approvato la privatizzazione della Multiservizi ha organizzato, trovando immediata disponibilità nella segreteria nazionale del Forum, un convegno presso il teatro Umberto di Lamezia Terme con l’intervento di Corrado Oddi, uno dei responsabili del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua. A margine del convegno, al quale Lei evidentemente per precedenti impegni non ha partecipato, Corrado Oddi Le ha puntualmente e pazientemente spiegato, per quasi un’ora, che la Sua scelta andava contro il processo di ripublicizzazione dell’acqua e che comunque sarebbe stato opportuno attendere il responso referendario della prossima primavera. “Decisione sbagliata non solo in sé, perché apre alla gestione privatistica servizi relativi a beni comuni fondamentali, a partire dall'acqua, ma anche perché, in modo del tutto immotivato, anticipa i tempi della scadenza di fine dicembre 2011 previsti dall'attuazione del decreto Ronchi” non è stata un’affermazione dei confusi componenti del comitato lametino o di questo Coordinamento, ma bensì del Forum Italiano per i Movimenti per l’Acqua. “La scelta dell'Amministrazione Comunale di Lamezia e' grave poi perché esistono alternative praticabili che, anziché l'ingresso dei privati, possono portare alla ripubblicizzazione del servizio idrico, a partire dalla costituzione di un' Azienda speciale consortile, così come richiesto da più' di 700 cittadini lametini con una petizione popolare” è un’altra risposta del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua alla Sua scelta. E, a proposito di verità, che dire della richiesta inoltrata da diversi anni di convocare una giunta comunale monotematica sull’acqua o della richiesta, anch’essa corredata da centinaia di firme di Suoi concittadini, di modificare lo statuto comunale dichiarando l’acqua “priva di rilevanza economica”? A tal proposito Le facciamo presente che Lei non è uno dei pochi sindaci calabresi ad aver firmato i quesiti referendari perché numerosi lo hanno fatto; sicuramente non è tra quei Sindaci, ultimo quello del comune di Tiriolo, che hanno modificato il proprio statuto comunale dichiarando l’acqua un servizio “privo di rilevanza economica”. Nella Sua lettera si legge che “per espressa volontà dell’Amministrazione” le tariffe dell’acqua sono rimaste bloccate dal 2005 nonostante i successivi aumenti della Sorical, ed anche in questo caso è bene sapere e dire la verità anche perché, ci è sembrato di capire, la privatizzazione della Multiservizi è giustificata anche da un deficit di bilancio che non supererebbe comunque 1.000.000,00 di euro. Questo Coordinamento ha denunciato da diverso tempo la illegittimità delle tariffe idriche applicate ai Comuni calabresi dalla Sorical; ben 3 sentenze della Corte Costituzionale ed una deliberazione della Corte dei Conti della Calabria dello scorso 30 giugno hanno ribadito l’assoluta competenza statale per gli adeguamenti tariffari. In base alle Normative vigenti in materia, a tutto il 31 dicembre 2008 non poteva essere effettuato alcun adeguamento tariffario che, viceversa, è stato di circa il 21% ed ha comportato, per il Suo Comune, un maggiore esborso valutabile intorno ad 1.200.000,00 euro. Il comune di Lamezia Terme, peraltro, è stato forse il primo ad essere interessato della vicenda dal Coordinamento Calabrese, nella certezza che Lei potesse essere il portavoce di una giusta rivendicazione nell’interesse dei Suoi concittadini e, quindi, di tutti i comuni calabresi. Questa è la verità, documentata e documentabile, che sgombra il campo da interpretazioni che non hanno alcun fondamento. In ogni caso Questo Coordinamento Calabrese, in accordo con il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, continuerà la battaglia per contrastare la privatizzazione della Multiservizi ed avviare la ripublicizzazione del servizio idrico.
Cordiali Saluti
Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”
Cordiali Saluti
Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”
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