mercoledì 6 dicembre 2006

NASCE IL COMITATO TERRITORIALE

Costituito formalmente il Comitato Territoriale “ACQUA BENE COMUNE”

Mercoledì 6 dicembre presso il circolo “A. Argada” di RC si è costituito formalmente il Comitato Territoriale “ACQUA BENE COMUNE” che porterà avanti una vertenza sia territoriale che nazionale per la difesa della risorsa idrica intesa come bene pubblico e sulla sua gestione pubblica e partecipata. Il comitato, è composto, oltre che da singoli cittadini, da diverse sigle partitiche e associative le quali hanno aderito a livello nazionale alla campagna di raccolta firme che partirà il 13 gennaio – con durata 6 mesi – che ha come scopo quello di presentare e far approvare una legge di Iniziativa Popolare per la ripublicizzazione dell'Acqua. E analisi condivisa nel Comitato che le pressioni ai diversi livelli (internazionale, nazionale e locale), finalizzate ad affermare la privatizzazione e l’affidamento al cosiddetto libero mercato della gestione della risorsa idrica, continuano imperterrite e travalicano trasversalmente le diverse culture politiche ed amministrative. Per questo affermiamo che arrestare i processi di privatizzazione dell’acqua assume, nel XXI secolo, sempre più le caratteristiche di un problema di civiltà, che chiama in causa politici e cittadini, che chiede a ciascuno di valutare i propri atti, assumendosene la responsabilità rispetto alle generazioni viventi e future. Le istituzioni economiche, finanziarie e politiche che per decenni hanno creato il degrado delle risorse naturali e l’impoverimento idrico di migliaia di comunità umane oggi dicono che l’acqua è un bene prezioso e raro e che solo il suo “valore economico” può regolare e legittimare la sua distribuzione. Noi sappiamo che non è così. Dopo decenni di ubriacatura neoliberista, gli effetti della messa sul mercato dei servizi pubblici e dell’acqua dimostrano come solo una proprietà pubblica e un governo pubblico e partecipato dalle comunità locali possano garantire la tutela della risorsa, il diritto e l’accesso all’acqua per tutti e la sua conservazione per le generazioni future. In questa battaglia, insieme globale e locale, è ormai largamente diffusa la consapevolezza delle popolazioni riguardo alla necessità di non mercificare il bene comune acqua e non esiste quasi più territorio che non sia attraversato da vertenze per l’acqua. Le lotte per il riconoscimento e la difesa dell’acqua come bene comune hanno acquisito in questi anni una rilevanza e una diffusione senza precedenti, assumendo anche nuovi significati ed approfondimenti. Anche nel nostro Paese l’importanza della questione acqua ha raggiunto nel tempo una forte consapevolezza sociale e una capillare diffusione territoriale, aggregando culture ed esperienze differenti e facendo divenire la battaglia per l’acqua il paradigma di un altro modello di società. In virtù di questa coscienza diffusa noi facciamo appello e chiediamo alle forze politiche, associative e sindacali che a livello nazionale hanno aderito alla campagna (WWF, FIOM CGIL, FUNZIONE PUBBLICA CGIL, ACU – ASSOCIAZIONE CONSUMATORI UTENTI, ..) e che svolgono attività politica nella nostra città di prendere una posizione chiara rispetto a quanto sta avvenendo, ad esempio, a livello di ATO 2 di Catanzaro; che spieghino ai nostri cittadini cosa comporta avere una gestione privata del ciclo integrato dell’acqua in termini di qualità del servizio e di tariffe per l’utenza. Chiediamo altresì al Sindaco Speranza una presa di posizione chiara ed inequivocabile sulla vicenda ATO 2; su quali sono le posizioni di questa giunta anche rispetto a quanto chiaramente scritto sul Programma dell’Unione in merito all’acqua come bene pubblico e sul quale sono stati chiesti ed ottenuti i consensi elettorali anche a Lamezia.
Crediamo ancora, che in una città come Lamezia Terme, attraversata da interessi economici trasversali e mafiosi legati anche al ciclo integrato, una posizione chiara a favore di un controllo pubblico e partecipato del bene acqua sia il giusto antidoto per sconfiggere tutti quei poteri forti che, spesso in maniera silenziosa ed occulta, speculano e producono profitto su ciò che ci appartiene.

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA; LIBERA; PROGETTO SUD; RDB-CUB; ROSA NEL PUGNO; PAX CHRISTI; SINISTRA DS PER IL SOCIALISMO (AREA SALVI); CIRCOLO ARCI “RUA SAO JOAO”; ARCI TERRITORIALE LAMEZIA TERME.

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