il Quotidiano - 10 gennaio 2007
Intervento del comitato territoriale dopo l'incontro col sindaco
Speranza chiarisca la posizione sulla privatizzazione dell'acqua
Insoddisfacente è stato definito l'incontro, dell' 8 gennaio, chiesto dal "Comitato Territoriale Acqua Bene Comune" con il sindaco Gianni Speranza, gli assessori Tavella, Cimino e il presidente Lamezia Multiservizi Miletta, rispetto alla privatizzazione del SII (Servizio Idrico Integrato) e alla posizione poco chiara del comune di Lamezia Terme. Gli esponenti del comitato, di cui fanno parte: Comunità Progetto Sud, Libera, Rifondazione Comunista, Rosa nel Pugno, Sinistra DS per il Socialismo (area Salvi), Circolo Arci Rua Sao Joau, Rdb/CUB, Pax Christi, Arci Territoriale Lamezia Terme, Giovani Comunisti e Legambiente, nel ribadire la loro avversione all'affidamento ad un gestore privato del Servizio idrico che comprende anche la depurazione delle acque, hanno criticato il silenzio attorno all'iter avviato dall'Ato2 Catanzaro. Hanno, inoltre, evidenziato i rischi della gestione privata del servizio con l'aumento delle tariffe per i cittadini e le garanzie per i lavoratori del settore. Il comitato Acqua Bene Comune ha evidenziato, inoltre, che le coalizioni di centrosinistra devono mantenere gli impegni assunti con i cittadini attraverso il programma dell'Unione, secondo il quale "...L'acqua è un bene pubblico prezioso che va protetto in nome della qualità della vita e della salute pubblica. L'acqua per i bisogni primari è un diritto di cui va garantita la disponibilità, oggi più che mai minacciata da fenomeni di inquinamento, dal suo uso distorto e dallo spreco. Nel settore cruciale dell'acqua dovranno essere assunti criteri di massima sensibilità, di precauzione, di forte investimento programmatico. In questo caso la distinzione tra rete e servizio è più complessa. Entrambe le funzioni dovranno rimanere pubbliche. Crediamo inoltre nell'assoluta necessità di effettuare robusti investimenti nel potenziamento e ammodernamento delle reti idriche, soprattutto, nel Mezzogiorno, dove i cittadini e gli utenti hanno gravi e diffuse difficoltà di accesso all'acqua". In merito alla gestione del SII, si è appreso che è stata avanzata una proposta al Comune di Catanzaro sulla quale a tutt'oggi non è pervenuta nessuna risposta. Nessuna posizione chiara è stata espressa dagli amministratori presenti che spesso hanno addossato la responsabilità ad altri enti. Il Comitato, dunque, rimane insoddisfatto dell'incontro soprattutto perché non ha ottenuto un impegno concreto e preciso da parte dell'amministrazione Speranza a favore di una iniziativa per la pubblicizzazione della gestione del ciclo delle acque per fronteggiare le spinte privatistiche dell'Ato2. A causa della scarsa chiarezza il Comitato ha chiesto al sindaco Speranza di affermare una posizione pubblica chiara e definitiva in merito alla gestione dell'acqua, chiedendo un consiglio comunale dedicato esclusivamente alla gestione del SII.
Intervento del comitato territoriale dopo l'incontro col sindaco
Speranza chiarisca la posizione sulla privatizzazione dell'acqua
Insoddisfacente è stato definito l'incontro, dell' 8 gennaio, chiesto dal "Comitato Territoriale Acqua Bene Comune" con il sindaco Gianni Speranza, gli assessori Tavella, Cimino e il presidente Lamezia Multiservizi Miletta, rispetto alla privatizzazione del SII (Servizio Idrico Integrato) e alla posizione poco chiara del comune di Lamezia Terme. Gli esponenti del comitato, di cui fanno parte: Comunità Progetto Sud, Libera, Rifondazione Comunista, Rosa nel Pugno, Sinistra DS per il Socialismo (area Salvi), Circolo Arci Rua Sao Joau, Rdb/CUB, Pax Christi, Arci Territoriale Lamezia Terme, Giovani Comunisti e Legambiente, nel ribadire la loro avversione all'affidamento ad un gestore privato del Servizio idrico che comprende anche la depurazione delle acque, hanno criticato il silenzio attorno all'iter avviato dall'Ato2 Catanzaro. Hanno, inoltre, evidenziato i rischi della gestione privata del servizio con l'aumento delle tariffe per i cittadini e le garanzie per i lavoratori del settore. Il comitato Acqua Bene Comune ha evidenziato, inoltre, che le coalizioni di centrosinistra devono mantenere gli impegni assunti con i cittadini attraverso il programma dell'Unione, secondo il quale "...L'acqua è un bene pubblico prezioso che va protetto in nome della qualità della vita e della salute pubblica. L'acqua per i bisogni primari è un diritto di cui va garantita la disponibilità, oggi più che mai minacciata da fenomeni di inquinamento, dal suo uso distorto e dallo spreco. Nel settore cruciale dell'acqua dovranno essere assunti criteri di massima sensibilità, di precauzione, di forte investimento programmatico. In questo caso la distinzione tra rete e servizio è più complessa. Entrambe le funzioni dovranno rimanere pubbliche. Crediamo inoltre nell'assoluta necessità di effettuare robusti investimenti nel potenziamento e ammodernamento delle reti idriche, soprattutto, nel Mezzogiorno, dove i cittadini e gli utenti hanno gravi e diffuse difficoltà di accesso all'acqua". In merito alla gestione del SII, si è appreso che è stata avanzata una proposta al Comune di Catanzaro sulla quale a tutt'oggi non è pervenuta nessuna risposta. Nessuna posizione chiara è stata espressa dagli amministratori presenti che spesso hanno addossato la responsabilità ad altri enti. Il Comitato, dunque, rimane insoddisfatto dell'incontro soprattutto perché non ha ottenuto un impegno concreto e preciso da parte dell'amministrazione Speranza a favore di una iniziativa per la pubblicizzazione della gestione del ciclo delle acque per fronteggiare le spinte privatistiche dell'Ato2. A causa della scarsa chiarezza il Comitato ha chiesto al sindaco Speranza di affermare una posizione pubblica chiara e definitiva in merito alla gestione dell'acqua, chiedendo un consiglio comunale dedicato esclusivamente alla gestione del SII.
Nessun commento:
Posta un commento