Il
Comitato Lametino per l’Acqua Pubblica accoglie positivamente l’approvazione,
con voto unanime allo scorso consiglio comunale del 15 aprile, della proposta
di delibera n. 279 del 01/09/2014 fortemente voluta dal Comitato ed avente ad
oggetto l’istituzione di un tavolo tecnico (tra l’altro già operante dal
novembre 2013) per la creazione di una Azienda Speciale di diritto pubblico per
la gestione del Servizio Idrico Integrato nonché per l'approfondimento di
ulteriori percorsi di ripubblicizzazione riguardanti gli altri servizi pubblici
locali, come i rifiuti ed i trasporti.
Un
ulteriore tassello, quindi, è stato aggiunto al mosaico della lotta per la
ripubblicizzazione del Servizio idrico Integrato in città.
Dopo
circa otto mesi di mobilitazioni e di richieste formali al Sindaco Speranza ed
al Presidente del Consiglio Grandinetti è arrivata l’approvazione in extremis -
visto che si trattava dell’ultima seduta utile – di un atto che, se da una
parte tutela il lungo lavoro di mobilitazione e sensibilizzazione svolto dal
Comitato, dall’altra pone le basi per proseguire il lavoro già parzialmente
avviato con il Tavolo Tecnico, anche con la futura Amministrazione che da
qui a pochi mesi sarà chiamata a governare la città di Lamezia.
Un
dato politico comunque appare chiaro: l’estremo ritardo con il quale
l’Amministrazione Speranza si è aperta al confronto politico con il Comitato
Lametino per l’Acqua Pubblica ha di fatto pregiudicato la capacità dello stesso
Tavolo Tecnico di produrre concretamente una risposta a quanti, anche in questa
città, hanno sostenuto il Referendum, la Legge Regionale di Iniziativa Popolare
e tutte le lotte per l’acqua pubblica.
E’
per questo che il Comitato sente la necessità di trarre un bilancio politico
non soltanto interno al movimento ed alla sua capacità di incidenza nelle
vertenze, ma anche e soprattutto un bilancio generale sul Governo Speranza
della città e sulle politiche messe in atto a tutela dell’acqua pubblica ed i
beni comuni. Lo farà con un’assemblea pubblica che vedrà la presenza di Marco
Bersani, autorevole esponente del Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua
nonché di Attac Italia e del Coordinamento Calabrese per l’Acqua Pubblica
“Bruno Arcuri”.
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