Il 27 febbraio si è svolta a Lamezia
Terme, presso il Parco XXV Aprile, l’assemblea del Coordinamento Stop-TTIP
Calabria, che ha visto la partecipazione di un nutrito numero di cittadini determinati
nel portare avanti una seria battaglia contro un accordo – il TTIP appunto – la
cui stipula avrebbe pesanti ricadute in termini di diritti e salute dell’intera
popolazione.
L’incontro di Lamezia Terme, durante il quale le diverse realtà di
lotta impegnate sul territorio regionale hanno discusso in modo vivo e coeso sugli
aspetti più importanti del trattato, si inserisce nel quadro di una serie di
assemblee che contemporaneamente si sono svolte nel resto d’Italia, con lo
scopo di scegliere insieme il percorso da intraprendere in vista della grande
manifestazione nazionale che attraverserà le strade della Capitale in
primavera.
In tal senso, il Coordinamento Calabrese rende noto che nelle prossime
settimane verranno promosse, in modo capillare, diverse iniziative sul
territorio regionale, con l’obiettivo di informare, sensibilizzare e invitare
la popolazione a partecipare attivamente alla costruzione di un ampio fronte di
lotta capace di bloccare un negoziato che rischia di diventare attivo nei prossimi
mesi.
Il primo passo necessario da compiere, secondo gli attivisti Stop-TTIP, è
quello di squarciare il velo di silenzio che avvolge il negoziato in corso,
spiegando, nel seguente appello, le ragioni della propria battaglia.
Il TTIP (Transatlantic
Trade and Investment Partnership) è un accordo sul commercio e gli
investimenti in fase di negoziazione tra USA e Unione Europea. I negoziati
attorno al TTIP, iniziati nel luglio 2013, sono volutamente segreti.
I
contenuti, che interessano settori diversi, dal commercio, ai servizi locali,
agli investimenti, ecc. rappresentano un tentativo di ulteriore erosione delle
garanzie conquistate in anni di lotte sociali dal punto di vista del diritto del lavoro, dei diritti umani, della
tutela ambientale, della sicurezza alimentare, degli istituti democratici.
Governi, grandi imprese e lobby economiche provano così, con l’alibi di
un’omogeneizzazione delle normative, a disegnare un quadro di pesante
deregolamentazione il cui obiettivo principale non saranno tanto le barriere
tariffarie, già abbastanza basse, ma quelle non tariffarie, che riguardano gli
standard di sicurezza e di qualità di aspetti sostanziali della vita di tutti i
cittadini: l’alimentazione,
l’istruzione e la cultura, i servizi sanitari, i servizi sociali, le tutele e
la sicurezza sul lavoro.
Se il Trattato dovesse essere approvato,
saranno principalmente i cittadini e l’ambiente a farne le spese, in un
processo che porterà alla progressiva mercificazione di servizi pubblici e di
beni comuni. Il Coordinamento Nazionale Stop TTIP Italia ha lanciato, per
questa primavera, una giornata di
mobilitazione a Roma.
In una regione come la Calabria, già ampiamente depredata
dal punto di vista sociale, economico e ambientale in virtù di logiche di
mercato che non ci appartengono, la nostra voce deve levarsi ancora più forte.
Abbiamo bisogno dell’impegno di tutte e di tutti per portare avanti una lotta capillare
e decisa!
Il Coordinamento
Stop-TTIP Calabria
Per info e aggiornamenti:
- pagina Facebook Stop TTIP Calabria
- sito del Coordinamento Nazionale, http://stop-ttip-italia.net
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