La Ministra Marianna Madia intervenendo ieri in Commissione Affari
costituzionali della Camera ha segnalato la disponibilità del Governo a
sottrarre l'acqua dal decreto sui servizi pubblici locali.
Appare evidente come questa presa di posizione sia il frutto di una diffusa
opposizione sociale a questo provvedimento e a ciò che esso rappresenta, ossia
la mercificazione dei beni comuni e la privatizzazione dei servizi pubblici.
Una mobilitazione che ha prodotto decine di iniziative territoriali e la
raccolta di 230.000 firme in calce alla petizione alle Camere, promossa dal
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e sostenuta dalle compagini che hanno
dato vita alla campagna dei Referendum Sociali.
Chiediamo con forza che quanto affermato dal Ministro non rimanga solo una
dichiarazione d'intenti e che le Commissioni parlamentari si esprimano per lo
stralcio del servizio idrico dal decreto.
Siamo, altresì, consapevoli che questo sarebbe solo un primo passo indietro
nel tentativo del Governo di sovvertire l'esito referendario. Oltre a ciò vanno
eliminate dal provvedimento tutte le norme che puntano alla privatizzazione dei
servizi locali e che vietano la gestione pubblica tramite aziende speciali.
La Ministra Madia ha lasciato intendere che sarà compito del Parlamento
definire le modalità d'intervento sul servizio idrico, a partire dalla legge
approvata alla Camera lo scorso aprile e attualmente in discussione al Senato.
Non possiamo, quindi, esimerci dal ribadire il nostro giudizio estremamente
negativo su tale legge. Una legge svuotata e stravolta nel suo impianto
generale e nei principi essenziali, a partire dalla soppressione dell’articolo
che disciplinava i processi di ripubblicizzazione.
Non può essere, dunque, questa la base di partenza per una discussione
approfondita che intende seriamente recepire la volontà popolare espressa nei
referendum del 2011.
Dichiariamo da subito che proseguiremo la mobilitazione e vigileremo
affinché sia dato seguito alle dichiarazioni del Ministro, oltre a richiedere
che siano eliminati tutti i riferimenti alla cessione al mercato dei servizi
pubblici in generale.
Localmente ribadiamo la necessità di dare seguito agli impegni presi
dell’Amministrazione Mascaro in merito al rilancio del Tavolo Tecnico per la
trasformazione della Lamezia Multiservizi S.p.A. in una azienda speciale
pubblica e partecipata dai lavoratori e dai lametini.
Questo, a nostro avviso, è l’unico antidoto all’inefficienza della Sorical,
agli impianti regionali colabrodo che bloccano per giorni interi quartieri
cittadini, alle alte tariffe ed alla scarsa qualità del servizio fornito.
Chiediamo per tanto al Sindaco Mascaro, oltre all’approvazione della
proposta di ordine del giorno depositata il 30/05/2016 calendarizzata a luglio
ma ad oggi mai discussa in consiglio comunale, la ripresa dei lavoro del Tavolo
Tecnico per dare seguito al volere dei cittadini lametini e del popolo
dell’acqua pubblica.
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